Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La sorte

247867
Federico De Roberto 33 occorrenze
  • 1887
  • Niccolò Giannotta editore
  • Catania
  • Verismo
  • UNICT
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La sorte

La principessa di Roccasciano, sprofondata nella grande poltrona di velluto rosso, con uno scialle avvolto sul petto scarno e una coperta sulle gambe

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tirare per un braccio Vanni il sordo, che non si destava neanche al fracasso della musica. A piedi scalzi, con la veste del voto, ella si tirava

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ritornava alle carte con lena rinnovellata.

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!.. Il freddo com'è, tonico?.. Vorrei un po' d'acqua calda... La Filomena gli diede sulla voce. - Cominciate da capo, con le vostre paure? Don Delfo

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anche ogni giorno, se così piaceva, e faceva la barba a dovere, senza lesinare il sapone con la scusa che era profumato. Ora non si poteva neanche andare

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Per una settimana Salvatore non si potè levar di testa il ricordo della serata della principessa. - Come erano magnifici quei grandi saloni, con quei

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abito fatto venire apposta da Parigi. - L'ho sempre detto io, che questa non è casa! Ma come la stagione s'avanzava, la principessa si vedeva, con un

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non è affatto decente! Salvatore conveniva pienamente con lei dimenticando che quel bugigattolo gli aveva dato il pane per tanti anni. - La bottega la

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voluto andare in campagna, come facevano tutti. Salvatore aveva subito affittato, dietro la Barriera, in una posizione bellissima, due stanze con un

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paura. Con quell'imbroglio, chi sa come gli succedeva!.. però non avrebbe voluto dispiacere al principale. Così una sera che Salvatore se lo trascinò

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! Gli amici lo presero in mezzo, tentando di persuaderlo, di trascinarlo. - Vieni con noi; troveremo Agostino!.. - M'aspetta mia moglie! Egli si

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, affrettando il passo. Ora egli non veniva più a trovarlo; veniva invece il segretario della principessa. Con Fanny erano vecchi amici, e lei lo

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alzare di due piani. - Verrà una bella palazzina! E prese in affitto una bottega lì vicino, nuova, con le mura bianchissime e un forte sito di calce

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successo? Vi siete bisticciati? - M'importa assai, di lui e di voi! - rispondeva Rosa, con la sua voce squillante. - Ma che non ti vuole più? - insisteva

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, con la faccia grossa e una pelle dura e giallastra, su cui la barba ancor sporca di nero pareva appiccicata. Andava vestito, d'estate e d'inverno, con

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che gli attaccasse i bottoni, voleva accasarsi, e non gl'importava con quale delle due sorelle. - Questi son dolci che tu non assaggerai! - diceva

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che ne ricavava non bastava a saziare le voglie di Vincenzina, con la concorrenza del trattore. Allora s'indirizzava ad Alberto De Franchi, mostrando

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potevano soffrire che il negozio di don Antonino facesse affari d'oro; tanto è vero che c'era un cartello nuovo, lungo una canna, con lo scritto: Sarto di

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di quiete! I veri tormenti ricominciavano per lui al sopravvenire dell'inverno e, con esso, della solita folla che la principessa, malgrado i suoi

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precipitosamente. Don Antonino faceva spese, col credito che gli era tornato dopo che il barone era grave e aveva fatto testamento, con un bel lascito per lui

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se la prendeva più spesso con la figliuola, quasi per farle scontare tutti i vezzi e le carezze fattele prima. La ragazza, che era stata allevata

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occhi, si fermò a cercare nel suo fascio. - Questa è per Filippo Mordina. Don Ciccio, il portinaio, appoggiato con la pipa in bocca contro l'orario

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- disse al suo amministratore. - Dove vuole ch'io le pigli? - rispose don Giacomo, con la testa alla farsa, che gli aveva fruttato appena una chiamata

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Donna Cecilia aveva ora un grande quartiere nel palazzo Bellavia, con ogni sorta di comodità e una disposizione invidiabile; è vero che dalla parte

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con lo stomaco ed era ridotta a non lasciar più la poltrona. Il circolo dei compagni di giuoco si assottigliava continuamente, ed ella restava lunghe

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Quando Alfio Balsamo ebbe in mano il suo foglio di congedo illimitato, mise un gran sospiro di sodisfazione e pensò a cercar lavoro. Da un pezzo, con

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Il giorno seguente, prima che il sole si levasse, Alfio Balsamo si mise per via, con la zappa in ispalla e un fagottino sotto il braccio. Nel gran

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leva quest'anno, ti dico... Quando mai s'è dato peso alle parole d'un bardassa come quello?.. A mettersi con lui sarebbe una viltà. - Vile sei tu, che

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L'annata aveva mantenuto le sue promesse, e alla vendemmia la Falconara non si riconosceva più, con quell'animazione straordinaria e quell'allegra

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Giovanna sentì una gran fitta al cuore. - Con qual animo puoi dirlo? Non sai che tutto quello che faccio è pel tuo bene? - Allora, se dite davvero

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strega ora se la dice con Rosario Cerbini! Donna Giovanna restò un momento interdetta, non credendo. - Guarda che ciabatta! Chi è andata a preferirgli

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levargliela una buona volta dalla testa. - Hai sentito che cosa ha fatto quella ciabatta? - Chi? - Quella, con Rosario Cerbini?.. Ella avrebbe preferito che la

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il lampionaio ed il messo municipale, venne fuori al balcone, agitando le braccia. - Silenzio!.. Pace!.. Insomma, con questo fracasso il consiglio non

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